Abitare il corpo con gioia

Autore: Leopoldina De Varti

Gioiamo insieme 

In ogni istante innumerevoli movimenti degli organi interni ed esterni agiscono in una rete di relazioni complesse per mantenere il corpo in vita. Tutti i movimenti fisici sono collegati alle nostre emozioni e ai nostri pensieri e tutti provengono dalla dimensione dell’ anima più elevata che è essenza e spirito. Possiamo avere l’ immagine del nostro corpo come il tempio dell’ anima, la casa che essa ha scelto per realizzare la sua esperienza terrena.                                Noi siamo unici e preziosi nella nostra particolare manifestazione fisica con tutte le esperienze che facciamo. Perciò non abbiamo bisogno di omologarci ai modelli altrui e quando lo facciamo rischiamo di perdere la nostra unicità e una grande opportunità di arricchirci. Conosciamoci attraverso il nostro corpo e diamo spazio ai nostri talenti. Il nostro corpo possiede una memoria più ampia della mente, che racchiude in ogni cellula, come esperienze felici e traumatiche vissute nel sistema familiare di appartenenza. E’ come un archivio storico cellulare che si trasmette di generazione in generazione e ogni organo vitale può rappresentare una specifica relazione con un evento e persona del sistema familiare.                                       Al tempo stesso il nostro corpo è il contenitore vivo di una saggezza antica capace di unire conoscenze e abilità. Gli scienziati hanno mostrato che il cuore oltre a svolgere le funzioni cardiovascolari a noi note, è un organo dotato di un sistema neuronale molto più numeroso della mente che svolge attività intelligenti di coordinamento, guida e scelte, che da sola la mente non può fare. Dal corpo emergono sensazioni, prendono spazio e fisicità le emozioni. Dai 5 sensi, e dal movimento fisico vengono sperimentate ogni forma di espressione creativa ed artistica.

                                     Lasciamoci guidare da madre natura 

Per sentirci felici con il nostro corpo, in salute e vitalità occorre imparare ad abitare il nostro corpo con amore, a trattarlo in modo gentile e con rispetto dei suoi ritmi ed esigenze.   Possiamo acquisire cheprenderci cura di noi significa ricordarci del nostro corpo rivolgendogli ogni giorno piccoli e semplici gesti di attenzione.

Risveglio gentile e grato. Al mattino permettiti di alzarti pino senza fretta. Fai i primi movimenti leggeri come roteare il capo, allungare le braccia distendere le gambe e altri che spontaneamente arrivano dal tuo stesso corpo. Solo pochi minuti e accogliere con grazie il nuovo giorno. Sentire gratitudine cambia la nostra energia e ci predispone più positivamente ad affrontare la giornata. Anche la sera, prima di addormentarci, dire grazie alla giornata vissuta, comunque sia andata, ci introduce ad un sonno ristoratore.

Presenti e attenti. Durante il giorno troviamo un tempo per raccoglierci in silenzio.

Bastano 10/15 minuti. Possiamo rimanere seduti dove stiamo oppure scegliamo un posto più tranquillo. Ci mettiamo comodamente seduti con i piedi appoggiati a terra e con i palmi sulle coscia. Possiamo chiudere gli occhi o tenerli aperti e seguiamo il nostro respiro cosl com’ è, finché sentiamo più calma. Con attenzione ascoltiamo ogni sensazione fisica che arriva dal nostro corpo, ogni emozione. Senza voler cambiare qualcosa stiamo semplicemente presenti a ciò che sentiamo con il nostro corpo. E’ un esercizio semplice con il quale mostriamo tutta la nostra attenzione al nostro corpo. Siamo con lui e ci apriamo a tutto ciò che sentiamo senza giudizi e rifiuti, perché ogni sensazione può essere accolta. Cosí facendo, con il tempo stabiliamo con il nostro corpo una relazione di contatto e attenzione costante e immediata. Il corpo si sente amato e un corpo amato è più vitale. Questo esercizio ci allena a sviluppare capacità di attenzione e presenza che poi ci ritornano molto utili in tutte le circostanze della vita. Per es. ci aiutano a sviluppare una risposta più adeguata e sana nelle situazioni a rischio o a mobilitare, istintivamente, risorse fisiche e intellettive, per affrontare situazioni di difficoltà. L’ attenzione e la presenza ci danno molti vantaggi anche nel sostenere una comunicazione difficile, e molti benefici nel vivere in modo sano ed equilibrato le nostre relazioni, evitando frettolose e dannose reazioni, che altrimenti, possono pregiudicare la vita della relazione.

Passeggiamo e siamo presenti e attenti.

Concediamoci di camminare e provare il piacere di percorrere un tratto in strada o al parco, in compagnia dei nostri piedi. Mentre camminiamo siamo presenti e attenti al nostro percorso, ai movimenti dei piedi, delle braccia e poi di altre parti del nostro corpo. Permettiamo agli occhi di guardare avanti e anche intorno, di raccogliere da cose, fiori, piante, suoni, sensazioni e bellezza che lasciamo fluire in noi. Possiamo ogni tanto fermarci e sentire che effetto ci fa e di cosa veniamo nutriti. Con il tempo possiamo unire ad ogni passo il respiro e sentire la qualità del nuovo passo in sintonia con il respiro. Tutti i movimenti acquistano armonia e con essi le emozioni e i pensieri.

                                                      Abbracciamo un albero

Oltre ogni giudizio. Possiamo fare un’ esperienza sulla qualità delle nostre relazioni.      Quanto siamo disposti verso le persone che amiamo, le esperienze opposte alla nostra cultura , le persone estranee e straniere? Quanto è presente in noi il giudizio che condiziona le nostre relazioni? Possiamo permetterci di farci conoscere e di conoscere una persona oltre il nostro giudizio? Possiamo immaginare di arricchire le nostre relazioni?                                          Avete mai pensato perchè stiamo cosí bene in un parco, in campagna o in montagna? Certamente ci fa bene l' aria più pulita, il verde nelle sue sfumature, i profumi e i mille altri colori di fiori e piante. Viviamo una immersione totale di vibrazioni energetiche sane e guaritrici. Il nostro corpo mente e cuore entrano in un contatto fisico e sensoriale che ci nutre di vitalità e ci trasmette tanta pace. C' è  un' altro motivo che agisce sul nostro vissuto: gli alberi non giudicano. Con essi ci sentiamo sempre a nostro agio e non ci preoccupiamo di cosa possono pensare di noi. Cosí  possiamo godere al meglio ogni cosa.                               Proviamo ad abbracciare un albero con tutto il corpo, sentiamo tutte le sensazioni fisiche che viviamo in questo abbraccio al suo tronco. Lasciamoci andare. Quanto possiamo imparare dai nostri amici alberi, e cominciamo ad essere noi i primi a non giudicare noi stessi.                  Poi, possiamo raccoglierci in una posizione fisica di tranquillità da seduti con la schiena appoggiata al tronco, i piedi ben appoggiati a terra, le mani con il palmo sulle cosce. dopo alcuni respiri profondi chiudiamo gli occhi. Seguiamo semplicemente il flusso del nostro respiro senza modificarlo o forzarlo. Godiamoci l' aria e i profumi. Andiamo con la nostra attenzione al centro del petto al nostro cuore. Possiamo con una mano toccare gentilmente la zona del cuore. Stabiliamo cosí un contatto più profondo e una unità di corpo cuore mente.     In una prima fase lasciamo arrivare a noi i giudizi che altri hanno verso noi stessi. Permettiamoci di guardarli e sentire il dolore che fanno. Poi sentiamo i giudizi che noi stessi abbiamo nei confronti di altri e vedere per la prima volta l’ espressione  sul viso degli altri. Lasciamo uscire insieme all’aria che espiriamo tutti i giudizi come raccolti in un fascio di fumo scuro. Ad ogni inspirazione uniamo all’aria che entra nel corpo amore per noi e per gli altri che possiamo immaginare come luce e verde splendente. Il verde è il colore della guarigione. Portiamo in noi il verde delle piante che ci circondano. Osserviamo che accade al fumo scuro, quando all’ aria che esce mandiamo amore. Alla fine possiamo immaginare la persona verso la quale abbiamo avuto giudizi, la guardiamo ora interiormente: cosa è cambiato nel nostro sguardo? Siamo più disponibili verso di lei?  E noi come ci sentiamo?